19 settembre 2016
In passato mi sono sempre sentita in ‘svantaggio’ rispetto ai miei amici, perché ognuno di loro aveva un qualcosa in cui ‘riusciva meglio’, un qualcosa che lo contraddistingueva dagli altri. E io? Beh, io sapevo fare molte cose, ma nulla di particolare, niente di speciale.
Poi ci fu un giorno, in quinta superiore, in cui decisi di prendere in mano una penna e provare ad esprimere su un foglio di carta ciò che in quel momento stavo provando. All’inizio non fu semplicemente trovare le parole, anzi, mi sentivo una perfetta imbranata. Con il tempo iniziai a comprendere che lo scrivere mi faceva stare meglio e mi aiutava a riordinare idee e pensieri.
Con il passare dei mesi, finalmente, cominciarono ad arrivare anche le parole giuste. La penna scriveva ormai da sé. Fu così che realizzai che forse era questa la mia specialità, la scrittura: l’espressione dell’impressione, l’esternazione del mio pensiero e sentimento, la mia visione della realtà.
Niente di speciale (o forse no?)
